Il suo lavoro nel frattempo si affranca sempre di più dal contenuto e dalla forma, il colore tende ormai alla pura luce, la struttura stessa del quadro (Dalla parte della Meridiana, 1956, Neri e rossi del canale, 1958) giunge ormai alle soglie dell’informale, ormai può considerarsi diffuso in Europa e negli Stati Uniti.
Tuttavia, a differenza di quasi tutto l’astrattismo informale, non risponde a connotazioni drammatiche, ma è sempre tesa alla ricerca inesausta di armonia ed equilibrio (Rosso veneziano, 1959) che caratterizza tutto il suo lavoro.
Nel 1965-66 una sua retrospettiva è presentata prima al Kunstverein di Amburgo e poi alla Haus am Lützowplatz di Berlino e al Museum am Ostwall di Dortmund.
Continua nel frattempo la sua attività nell’ambito della grafica e realizza alcune litografie per il libro di poesie “On Angle”,di Ezra Pound, pubblicato nel 1971.
Nel 1972 e nel 1978 partecipa alla Biennale Internazionale dell’Incisione di Cracovia. Nel 1976 la personale presso la Galleria Editalia (dove esporrà nel 1989 e nel 1999).
Nel 1979 la Fondacion Joan Miró di Barcellona e la Staatsgalerie Moderner Kunst di Monaco allestiscono delle mostre dedicate alle sue opere.
Nel 1981 espone al West End Galerie di Francoforte, alla Schlosshofgalerie di Kisslegg, alla Fritz-Winter Haus di Ahlen e al Fort Lauderdale in Florida.
La Borgenicht Gallery di New York organizza un’antologica dell’artista nella primavera del 1983. Negli ultimi anni della sua vita artistica, si accentuano il rigore formale e la raffinatezza delle composizioni (quasi geometriche).
Le ultime opere (Rosso gotico, 1983, Blue Simphony, 1989) confermano il posto di rilievo che l’artista occupa nel panorama della pittura contemporanea italiana.
Subito dopo la morte, avvenuta nel 1990, una importante retrospettiva è organizzata dalla Pinacoteca Rusca di Locarno. Nel 1991 la Collezione Guggenheim rende omaggio all’artista esponendo il ciclo delle sette Lettere a Palladio.